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Tappo gorgogliatore: cos’è e come si usa

TAPPO GORGOGLIATORE: COS'È E COME SI USA

Tutto quello che devi sapere sul tappo gorgogliatore. Breve guida alla produzione artigianale di vino e birra

Il tappo gorgogliatore, seppur questo sia il suo nome tecnico, non è una vera e propria chiusura pensata per packaging di vino e / o birra artigianale, bensì una sorta di valvola che consente l’eliminazione parziale o totale dell’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione. Molto diverso dai tappi a corona per birra e vino, in genere utilizzati per la preservazione dei liquidi frizzanti, il tappo gorgogliatore impedisce, inoltre, l’ingresso dell’ossigeno realizzando la cosiddetta fermentazione anaerobica, ovvero effettuata senza ausilio di aria.

In genere, nella produzione di birra l’eliminazione di anidride carbonica è parziale, mentre in quella del vino è quasi sempre totale.

Tappo gorgogliatore: quando si utilizza

Questa tipologia di tappo, che nella realtà dei fatti risulta essere più simile ad una valvola, è per lo più utilizzato nelle produzioni artigianali, ovvero da chi ama fare la birra (o il vino) da sé in casa, ma anche da micro-birrifici e micro-produzioni enologiche.

In linea di massima, anche a causa dei volumi molto più alti, nelle produzioni industriali si utilizzano sistemi decisamente più sofisticati e tecnologici che prevedono sempre l’eliminazione dell’anidride carbonica e la realizzazione del processo di fermentazione anaerobica con una serie di valvole, ma il tutto con l’ausilio di attrezzature di altra tipologia.

Cambiano certo le strumentazioni, ma non il processo. L’eliminazione parziale o totale di anidride carbonica è una fase generalmente richiesta in qualsiasi tipologia di produzione che abbia a che fare con birra e / o vino.

Tappo gorgogliatore

Come funziona il tappo gorgogliatore

Ma come funziona, in pratica, il tappo gorgogliatore? Questa speciale valvola sfrutta una serpentina, che può essere in vetro o materiale plastico, riempita a metà di acqua. La serpentina è sempre posta al di sopra del tappo ed è con esso comunicante, in modo che il gas possa raccogliersi in bolle e salire così nell’acqua.

Proprio perché i gas restano intrappolati nelle bolle, vengono isolati dal fermentato grazie alla pressione dell’acqua, e possono salire per essere espulsi gorgogliando. Da qui, infatti, proviene il nome del tappo.

L’ossigeno presente, invece, sempre grazie alla pressione dell’acqua non può entrare nel contenitore del fermentato e si favorisce così la fermentazione anaerobica. Il sistema è nella realtà molto semplice ed è reso possibile grazie alle elementari leggi della fisica, per questo motivo viene molto utilizzato nelle basse produzioni di tipo artigianale. Per le produzioni industriali, dati i volumi di fermentato presenti, è necessario utilizzare altra tipologia di strumentazione che però si basano sui medesimi principi del tappo gorgogliatore.

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